Ionoforesi

Per ionoforesi si intende l’introduzione di un farmaco nell’organismo attraverso l’epidermide, utilizzando una corrente continua, prodotta da un apposito generatore.

Ionoforesi

I vantaggi della somministrazione di farmaci con questa modalità
Evitare la somministrazione per via sistematica
Applicare il farmaco direttamente nella sede corporea interessata dalla patologia
– Permettere l’introduzione del solo principio attivo, senza veicolanti
– Permettere agli ioni di legarsi a determinate proteine protolasmatiche
– Iperpolarizzare le terminazioni nervose

Come funzionano?
L’applicazione di correnti continue a bassa intensità ha il risultato non secondario di iperpolarizzare le terminazioni nervose, determinandone un elevamento della soglia di eccitabilità, ottenendo quindi un effetto antalgico elevato. Tutto questo è possibile perchè tutti i farmaci presentano la caratteristica della presenza di ioni positivi, negativi, o entrambi e, sfruttando quindi il principio fisico della migrazione ionica da un polo elettrico all’altro, otteniamo una somministrazione transcutanea, che sfrutta cioè la pelle come via di somministrazione.
Dal punto di vista strettamente elettronico, un generatore per ionoforesi è essenzialmente un generatore di corrente costante a bassa intensità, che eroga cioè una corrente continua stabile nel tempo in modo da consentire la creazione di un campo elettrico il quale viene applicato, tramite due elettrodi, uno positivo e uno negativo, costituiti da due placche in gomma conduttrice ricoperte da una superficie assorbente, posti sulla cute del soggetto in prossimità della zona da trattare. Il farmaco deve essere posto sull’elettrodo corrispondente alla sua polarità. Applicando la placca con il farmaco sulla zona da trattare e l’altra ad una distanza di circa 10/20 cm, la corrente veicolerà il farmaco così ionizzato, all’interno dei tessuti perchè gli ioni del farmaco stesso migreranno verso il polo opposto fino al completo assorbimento.